La nuova sfida che scandisce i nostri tempi è l'inquietudine

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La carità quando dimora in un’anima occupa interamente tutte le sue potenze; nessun riposo; è un fuoco che agita continuamente: tiene sempre in esercizio, sempre in moto la persona una volta che ne è infiammata.

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TESTIMONIANZE

"Io tradurrei il termine inquietudine in termini psicologici con il termine ansia. L'ansia è connaturata nell'essere umano e si presenta in varie occasioni, soprattutto quando dobbiamo affrontare qualcosa di indefinito, che non conosciamo. Invece di avere una connotazione negativa, io direi che possa averne una positiva e una negativa, nel senso che dipende tutto dalla quantità: se noi abbiamo una giusta dose di ansia, questa attiverà alcuni processi che ci permetteranno di affrontare i vari problemi che incontriamo; se invece ci facciamo prendere da un'ansia diffusa ed invasiva, evidentemente servirà a bloccarci e quindi lì riserverei la connotazione negativa per questo tipo di ansia".
Professoressa Loretta cavazzini
Psicologa - Psicoterapeuta
"L'inquietudine è un sentimento molto particolare che proviamo tutti quanti, ma dobbiamo imparare a conoscerlo e a gestirlo. L'inquietudine di per sé è un sentimento positivo perchè ti porta a cercare qualcosa di meglio, a sentirti insoddisfatto così da migliorare, per andare verso la ricerca di qualcosa che può essere meglio di quello che hai. Se non conosciamo e non impariamo a gestire l'inquietudine, essa potrebbe diventare un'ansia, una preoccupazione e diventa quindi un sentimento negativo che non ci aiuta a crescere. Secondo me l'inquietudine è quella spinta forte che deve generare ogni uomo per andare verso il bene, e dobbiamo essere più inquieti di quello che siamo perchè non dobbiamo accontentarci di quello che abbiamo, non solo possiamo star meglio e vivere meglio, ma dobbiamo farlo insieme, organizzarci, parlarci come comunità cristiana per far crescere dentro di noi una sana inquietudine, l'opposto alla rassegnazione ed in alcuni casi perfino la disperazione, cioè la mancanza di speranza e ciò non è un atteggiamento cristiano. L'inquietudine quella che nasce dal vangelo è quella che ti permette di migliorare e crescere nella vita, è una cosa sana che possiamo condividere e generare insieme forze e pensieri positivi che ci aiutino a crescere".
Don Massimo Angelelli
Pres. Naz. della Salute CEI

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