La perdita di lavoro porta in ogni persona sentimenti di smarrimento, di sconforto e di rabbia. Spesso questi sentimenti generati da tale perdita di lavoro possono portare a blocchi e problematiche psicologiche anche gravi.
La perdita del lavoro va ad incidere sul benessere generale degli individui modificandolo, con ripercussioni sulla salute sia psicologica che fisica. Alcuni tra i sentimenti sono: sensazione di impotenza, sentimento di vuoto, senso di frustrazione e fallimento, vissuti di sconfitta e di rassegnazione, peggioramento dell’autostima e aumento del senso di inferiorità e sentimenti di rivalsa e di vendetta rispetto alla società.
Coloro che sono disoccupati ed hanno meno risorse, sono predisposti a vissuti emotivi negativi che potrebbero portare a disturbi psicopatici conclamati.
La perdita del lavoro è un evento molto stressante. Spesso il lavoro è molto di più di un semplice strumento per il sostentamento economico, poiché influenza il mondo in cui si vive e anche la percezione degli altri. Il lavoro partecipa a strutturare il modo in cui diamo significato alle cose e senso ai nostri valori. Ecco perché perderlo spesso può inscriversi all’interno delle esperienze con un maggior impatto emotivo all’interno della nostra vita.
La perdita del lavoro non è un giudizio su sè stessi, e sul proprio valore come persone. E’ un evento inscritto all’interno di uno specifico contesto, rapportato ad un mercato che cambia e che non riesce più a sostenere in maniera continuativa progetti e risorse. Importante è tenere in considerazione gli elementi contestuali che dipendono dalla quanto sia possibile cambiare la situazione e renderla più proficua per se stessi. La perdita di lavoro può aiutare la persona nella costruzione della propria autonomia di pensiero e di azione, permette di allenare il proprio spirito di adattamento e il senso di intraprendenza.
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