Ipersessualità – Dipendenza sessuale
La dipendenza sessuale, chiamata anche ipersessualità, è un disturbo della sessualità che riguarda molte persone che spesso, però, cercano di negare e minimizzare il problema.
Per tale motivo è molto importante riconoscerlo, per non sottovalutarlo, cercando delle giustificazioni inappropriate al problema.
Cosa si intende per ipersessualità? Quali sono i sintomi?
L’ipersessualità è denominata anche dipendenza sessuale, o dipendenza dal sesso e rappresenta un disturbo dalle mille sfaccettature e implicazioni.
Chi ne è affetto si aliena completamente dalla sfera personale ed emotiva, e non tiene considerazione alcuna dei propri sentimenti e di quelli degli altrui.
La persona che soffre di ipersessualità, inoltre, è portata ad abbattere tutte le barriere di inibizione del comportamento sessuale e può sfociare in una masturbazione “incontrollata”.
L’ipersessualità rappresenta un fallimento per ciò che riguarda il controllo dei propri impulsi sessuali.
La dipendenza dal sesso, infatti, come tutte le altre forme di dipendenza, quali l’alcool e le droghe, crea un circolo vizioso per il cui il paziente si trova a vivere tra momenti di assuefazione ed altri caratterizzati da crisi di astinenza.
Il paziente che soffre di questa dipendenza, inoltre, mette in atto il sesso in modi variegati, che possono includere: masturbazione, rapporti a pagamento (prostituzione), continue fantasie sessuali, esibizionismo, sadomasochismo, voyeurismo, dipendenza da materiale pornografico (film, video, hot chat, hot call, ecc…), sino all’ipersessualità all’interno di un rapporto di coppia stabile.
Come affrontare l’ipersessualità?
Guarire dall’ipersessualità è possibile, tramite l’aiuto di un esperto e una forte motivazione personale alla base. Nella mia esperienza personale, ho sempre riscontrato effetti positivi generati dalla mia attività psicoterapeutica, che si serve del metodo integrato.
Per metodo integrato di intende un’alternanza tra la psicoterapia, sia individuale che di gruppo, e, in alcuni casi, l’uso dei farmaci prescritti da un altro professionista, con cui collaboro in questi casi.
Svolgere terapia di gruppo, inoltre, è particolarmente utile per il paziente, che in questo modo riesce ad alleviare il proprio senso di colpa, l’esigenza di nascondersi, e la sensazione di essere solo.
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